Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 4 agosto 2009 Il consigliere provinciale dei Verdi Roberto Bombarda ha presentato ieri un nuovo disegno di legge che si propone di abbattere del 90 per cento, entro il 2050, le emissioni di anidride carbonica e altri gas che possono alterare il clima. Molti i punti interessanti del documento, che il consigliere ha intitolato «Il Trentino per la protezione del clima», le cui finalità sono chiare: diventare una regione modello, a livello internazionale, per il risparmio e l’efficienza energetica. Bombarda, per raggiungere l’obbiettivo denominato «Trentino zero emission», non vuole limitarsi ad abbattere le emissioni, ma intende anche bilanciarle attraverso le acquisizioni di aree di foresta pluviale. In questa direzione agirebbe anche l’adesione alla campagna dell’Eccp (il programma europeo per il cambiamento climatico) denominata «Billion Tree Campaign». Il progetto è quello di piantare 520 mila nuove piante, una per ogni abitante residente in Trentino, in zone di foresta pluviale protette e certificate. L’edilizia non resterebbe fuori dai provvedimenti di legge. Bombarda, in tutti gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione totale, propone l’obbligo di installare impianti che impieghino energia rinnovabile. Inoltre, per le realizzazioni di grande opere (quelle con un costo superiore a 20 milioni di euro) verrebbe richiesta una valutazione di impatto energetico e sul clima. Ma il disegno di legge vuole introdurre anche piccoli cambiamenti nella quotidianità, come l’utilizzo, nella ristorazione trentina, di menu a «chilometri zero» preparati con prodotti provenienti dalla stessa regione o da territori il più vicini possibile. Con la stessa intenzione verrebbe fissato a 20 gradi, negli edifici pubblici, il limite massimo di temperatura per il riscaldamento invernale, oltre al limite minimo, in estate, di 23 gradi per gli impianti di raffreddamento. Per sostenere questo progetto di rinnovamento culturale, Bombarda propone l’istituzione di una «Rete di monitoraggio climaticoambientale» che preveda un gruppo di lavoro permanente e un nuovo centro di meteorologia e climatologia, presso la storica stazione meteo delle Laste. |
ROBERTO
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